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Visita neurologica a Parma

La visita neurologica è mirata a stabilire le patologie, alterazioni e disfunzioni del sistema nervoso, l’insieme degli organi deputati a ricevere, elaborare e condurre gli stimoli e a coordinare le attività generali dell’organismo. 

Il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e quello periferico (l’insieme dei nervi esterni alla parte centrale) ci consente di di gestire qualunque situazione della vita. Il sistema nervoso si occupa di raccogliere, trasmettere e rielaborare i segnali che provengono dall’esterno e dall’interno del corpo, gestendo le tutte le funzioni motorie, sensoriali, funzionali e cognitivi; qualsiasi anomalia che interessa uno o più tra queste funzioni deve essere indagata tramite una visita neurologica. 

In conseguenza dell’enorme complessità del sistema nervoso e dell’ampiezza delle funzioni che esso regola, il numero delle patologie neurologiche è estremamente ampio, riconducibile a cause molto diverse tra loro e riscontrabile in sintomi molto differenti.

Svolgimento della visita

La prima parte della visita riguarda l’esame conoscitivo, in cui medico valuta con attenzione il paziente per rilevare difficoltà linguistiche, motorie e comportamentali che possono originare da disfunzioni neurologiche. 

Segue l’esame obiettivo, durante il quale il neurologo svolge determinate valutazioni in base a quanto emerso dalla precedente anamnesi. Tra le possibili valutazioni del neurologo sono le seguenti:

Lo specialista chiede alla persona di disegnare delle figure geometriche, di leggere e/o scrivere qualcosa, di eseguire una serie di semplici comandi, come il posizionamento di un dito su un occhio, e di nominare una serie di elementi appartenenti al quotidiano. Queste prove consentono di valutare la consapevolezza del sé, del tempo, dello spazio, la memoria, la capacità di attenzione, concentrazione e ragionamento in generale. Anche l’umore del paziente è oggetto di valutazione, per considerare la presenza di disturbi di tipo psico-neurologico come ansia, stress e depressione.

Lo specialista esamina i muscoli del paziente per riscontrare manifestazioni di disturbi neuromotori. Vengono valutate possibili asimmetrie, atrofie o ipertrofie, movimenti involontari, arti doloranti o indeboliti. Di ogni zona corporea che presenta un disturbo tra quelli elencati viene esaminata la capacità di flessione, forza, estensione muscolare e la capacità di effettuare movimenti. Per verificare le queste capacità specifiche il neurologo può richiedere paziente di tendere le braccia, di flettere le gambe, stringere le dita o opporre resistenza contro la sua mano.

Al paziente viene richiesto di effettuare una serie di movimenti stando in piedi, da posizione seduta o supina – come deambulare in avanti o indietro, alzarsi in punta di piedi, svolgere esercizi di coordinazione motoria come toccare in sequenza il proprio naso e il dito dello specialista. Tramite questo tipo di test è possibile notare disfunzioni motorie, dell’equilibrio e della percezione dello spazio intorno sé – per identificare segnali di possibile ictus o sintomi della sclerosi multipla.

Lo specialista verifica se sussistono disturbi o anomalie nella percezione del paziente del dolore, della pressione, della sensibilità termica e vibratoria, della propriocezione (percezione del proprio corpo nello spazio circostante). I test effettuati includono il pungere leggermente con un oggetto a punta specifiche aree corporee, applicare pressione, appoggiare oggetti freddi sulla pella, far vibrare un diapason contro un arto, identificare oggetti familiari al tatto.

Questi esami sono svolti per far emergere la presenza di possibili lesioni della corteccia sensoriale (la regione cerebrale deputata della percezione degli stimoli) o dei nervi sensoriali che trasportano l’informazione dello stimolo ricevuto.

L’assenza dei normali riflessi (ad es: la restrizione pupilla quando incontra la luce o l’estensione della gamba ad una percussione sotto il ginocchio ) è segnale di anomalie nel percorso del nervo che determina il movimento del riflesso. Viceversa, alcuni riflessi specifici si manifestano soltanto in presenza di patologie neurologiche. Il neurologo valuta lo stato dei riflessi in modo bilaterale, per poter confrontare le reazioni nei due lati del corpo; le aree corporee che generano riflesso (vedi pianta dei piedi, caviglie, polsi, addome) sono stimolate tramite percussione o scorrimento sulla pelle.

Viene rilevata la pressione arteriosa del paziente misurandola da posizione seduta e in piedi; si valuta la reazione pupillare all’illuminazione di una torcia; viene svolto un test della sudorazione, tramite elettrodi apposti su gambe e avambracci che stimolano la sudorazione. Il sistema nervoso autonomo regola processi corporei vitali come la pressione arteriosa, la frequenza respiratoria, la temperatura corporea, la digestione.

L’insieme delle evidenze raccolte dal neurologo le valutazioni obiettive effettuate può permettere la prima formulazione di una diagnosi, la definizione di un percorso terapeutico o di trattamenti. 

In caso di esiti non interamente conclusivi, il neurologo può prescrivere lo svolgimento di ulteriori accertamenti.

Indicazioni svolgimento visita

Lo svolgimento della visita neurologica non richiede una preparazione specifica da parte del paziente. È consigliata la presenza di un accompagnatore per accertare le risposte offerte dal paziente e per facilitare il riportare dei sintomi presenti.

Principali patologie

  • Malattie cerebrovascolari: ictus e vasculopatie cerebrali, emorragie cerebrali, invecchiamento cerebrale

  • Patologie del sistema nervoso periferico
  • Patologie dei nervi e delle radici spinali

  • Sindromi dolorose (ernie del disco, radicolopatie, ernie discali, stenosi canale spinale)

  • Neuropatie (tunnel carpale, neuropatie focali post-traumatiche, sindromi paraneoplastiche, plessopatie, lussazioni spalla, avulsione radici, sindrome egresso toracico, neuropatia diabetica, nefrosica alcolica e da farmaci, malattie autoimmuni)

  • Cefalee (muscolo-tensive, sindromi emicranie, nevralgia del trigemino e cefalee a grappolo, secondarie a malattie internistiche)

  • Epilessie

  • Morbo di Parkinson e sindromi parkinsoniane

  • Patologie Neuromuscolari

  • Patologie Muscolari, atrofie e miopatite

  • Disturbi del sonno, insonia, sindrome delle apnee notturne

Elettromiografia a Parma

L’elettromiografia permette di studiare le strutture neuro-muscolari degli arti superiori e inferiori, della testa, del collo, del tronco e della regione uro-genitale (piano perineale).

Visita neurologica a Parma

La visita neurologica è mirata a stabilire le patologie, alterazioni e disfunzioni del sistema nervoso, l’insieme degli organi deputati a ricevere, elaborare e condurre gli stimoli e a coordinare le attività generali dell’organismo. 

Il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e quello periferico (l’insieme dei nervi esterni alla parte centrale) ci consente di di gestire qualunque situazione della vita. Il sistema nervoso si occupa di raccogliere, trasmettere e rielaborare i segnali che provengono dall’esterno e dall’interno del corpo, gestendo le tutte le funzioni motorie, sensoriali, funzionali e cognitivi; qualsiasi anomalia che interessa uno o più tra queste funzioni deve essere indagata tramite una visita neurologica. 

In conseguenza dell’enorme complessità del sistema nervoso e dell’ampiezza delle funzioni che esso regola, il numero delle patologie neurologiche è estremamente ampio, riconducibile a cause molto diverse tra loro e riscontrabile in sintomi molto differenti.

Svolgimento della visita

La prima parte della visita riguarda l’esame conoscitivo, in cui medico valuta con attenzione il paziente per rilevare difficoltà linguistiche, motorie e comportamentali che possono originare da disfunzioni neurologiche. 

Segue l’esame obiettivo, durante il quale il neurologo svolge determinate valutazioni in base a quanto emerso dalla precedente anamnesi. Tra le possibili valutazioni del neurologo sono le seguenti:

Lo specialista chiede alla persona di disegnare delle figure geometriche, di leggere e/o scrivere qualcosa, di eseguire una serie di semplici comandi, come il posizionamento di un dito su un occhio, e di nominare una serie di elementi appartenenti al quotidiano. Queste prove consentono di valutare la consapevolezza del sé, del tempo, dello spazio, la memoria, la capacità di attenzione, concentrazione e ragionamento in generale. Anche l’umore del paziente è oggetto di valutazione, per considerare la presenza di disturbi di tipo psico-neurologico come ansia, stress e depressione.

Lo specialista esamina i muscoli del paziente per riscontrare manifestazioni di disturbi neuromotori. Vengono valutate possibili asimmetrie, atrofie o ipertrofie, movimenti involontari, arti doloranti o indeboliti. Di ogni zona corporea che presenta un disturbo tra quelli elencati viene esaminata la capacità di flessione, forza, estensione muscolare e la capacità di effettuare movimenti. Per verificare le queste capacità specifiche il neurologo può richiedere paziente di tendere le braccia, di flettere le gambe, stringere le dita o opporre resistenza contro la sua mano.

Al paziente viene richiesto di effettuare una serie di movimenti stando in piedi, da posizione seduta o supina – come deambulare in avanti o indietro, alzarsi in punta di piedi, svolgere esercizi di coordinazione motoria come toccare in sequenza il proprio naso e il dito dello specialista. Tramite questo tipo di test è possibile notare disfunzioni motorie, dell’equilibrio e della percezione dello spazio intorno sé – per identificare segnali di possibile ictus o sintomi della sclerosi multipla.

Lo specialista verifica se sussistono disturbi o anomalie nella percezione del paziente del dolore, della pressione, della sensibilità termica e vibratoria, della propriocezione (percezione del proprio corpo nello spazio circostante). I test effettuati includono il pungere leggermente con un oggetto a punta specifiche aree corporee, applicare pressione, appoggiare oggetti freddi sulla pella, far vibrare un diapason contro un arto, identificare oggetti familiari al tatto.

Questi esami sono svolti per far emergere la presenza di possibili lesioni della corteccia sensoriale (la regione cerebrale deputata della percezione degli stimoli) o dei nervi sensoriali che trasportano l’informazione dello stimolo ricevuto.

L’assenza dei normali riflessi (ad es: la restrizione pupilla quando incontra la luce o l’estensione della gamba ad una percussione sotto il ginocchio ) è segnale di anomalie nel percorso del nervo che determina il movimento del riflesso. Viceversa, alcuni riflessi specifici si manifestano soltanto in presenza di patologie neurologiche. Il neurologo valuta lo stato dei riflessi in modo bilaterale, per poter confrontare le reazioni nei due lati del corpo; le aree corporee che generano riflesso (vedi pianta dei piedi, caviglie, polsi, addome) sono stimolate tramite percussione o scorrimento sulla pelle.

Viene rilevata la pressione arteriosa del paziente misurandola da posizione seduta e in piedi; si valuta la reazione pupillare all’illuminazione di una torcia; viene svolto un test della sudorazione, tramite elettrodi apposti su gambe e avambracci che stimolano la sudorazione. Il sistema nervoso autonomo regola processi corporei vitali come la pressione arteriosa, la frequenza respiratoria, la temperatura corporea, la digestione.

L’insieme delle evidenze raccolte dal neurologo le valutazioni obiettive effettuate può permettere la prima formulazione di una diagnosi, la definizione di un percorso terapeutico o di trattamenti. 

In caso di esiti non interamente conclusivi, il neurologo può prescrivere lo svolgimento di ulteriori accertamenti.

Indicazioni svolgimento visita

Lo svolgimento della visita neurologica non richiede una preparazione specifica da parte del paziente. È consigliata la presenza di un accompagnatore per accertare le risposte offerte dal paziente e per facilitare il riportare dei sintomi presenti.

Principali patologie

  • Malattie cerebrovascolari: ictus e vasculopatie cerebrali, emorragie cerebrali, invecchiamento cerebrale

  • Patologie del sistema nervoso periferico
  • Patologie dei nervi e delle radici spinali

  • Sindromi dolorose (ernie del disco, radicolopatie, ernie discali, stenosi canale spinale)

  • Neuropatie (tunnel carpale, neuropatie focali post-traumatiche, sindromi paraneoplastiche, plessopatie, lussazioni spalla, avulsione radici, sindrome egresso toracico, neuropatia diabetica, nefrosica alcolica e da farmaci, malattie autoimmuni)

  • Cefalee (muscolo-tensive, sindromi emicranie, nevralgia del trigemino e cefalee a grappolo, secondarie a malattie internistiche)

  • Epilessie

  • Morbo di Parkinson e sindromi parkinsoniane

  • Patologie Neuromuscolari

  • Patologie Muscolari, atrofie e miopatite

  • Disturbi del sonno, insonia, sindrome delle apnee notturne

Elettromiografia a Parma

L’elettromiografia permette di studiare le strutture neuro-muscolari degli arti superiori e inferiori, della testa, del collo, del tronco e della regione uro-genitale (piano perineale).

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Dott. Chiusi Michele

Specialista in Neurologia

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Dott.ssa Tanzi Annalisa

Specialista in Neurologia